Giorno 12 (Li ho contati) Irkutsk / Lago Bajkal
- Se mi avessero catapultata al Bajkal senza dirmi nulla, avrei pensato di trovarmi in Svizzera. A parte per il fatto che sembra un mare. Il lago Bajkal è immenso. Circondato dal verde e con acqua limpidissima. I turisti russi lo prendono d’assalto durante la stagione estiva per trascorrerci le ferie. Pare che farci il bagno faccia ringiovanire di sette anni. Per cui io ne ho 27 e guai a chi dice il contrario. Nei villaggi, i residenti cucinano il pesce sulle griglie ed è tutto un profumino. Oggi ne abbiamo comprato un po’ insieme a pomodori, cetrioli e un panetto, piuttosto simile alla pita greca, a forma di fiore. Abbiamo improvvisato un pic nic sulla spiaggia e cercato le rocce degli sciamani. Ma non si vedeva praticamente una cippa a causa dell’alta marea. Spiritualmente mi sento comunque a posto. Poi ci siamo buttati nel lago che mi aspettavo molto più freddo (ti si gelano anche i denti, in ogni caso);
- I Russi, in questa zona, guidano cercando di uccidersi e di ucciderti nel più breve tempo possibile. Abbiamo fatto la strada per e da il lago ai 140 km/h… e non è esattamente la A4. Io mi sono addormentata lo stesso;
- Stasera, il nostro bellissimo gruppetto si è separato. Mus e Robert sono rimasti al Bajkal, Vanessa è sul treno per Ulan Ude e Federico e Michele, i due fratelli conosciuti questa mattina, partiranno tra un’ora per Novorsibirsk. Sono grata a ognuno di loro per la gioia e il divertimento che mi hanno donato in questi pochi giorni. Un piccolo concentrato di Europa (quella vera e bella) in Asia.
- Vanessa la raccatto comunque dopodomani mattina a Ulan Ude. Salirà sul mio stesso treno per Ulan Bator e trascorreremo insieme quattro giorni in Mongolia;
- Domani sarà il mio ultimo giorno in Russia;
- La foto al cesso è dimostrativa di come io sia riuscita a prendere il sole in maniera ancora più imbarazzante e cogliona rispetto agli scavi archeologici.
Credetemi, è una possibilità remotissima, ma io ce l’ho fatta.
bella lei!