Terzo giorno a Mosca
- Oggi non sono riuscita a fare praticamente nulla di quello che mi ero prefissata. Ma è stato molto meglio. Credo di aver visto più di quanto sperassi;
- Se c’è una cosa che mi riesce bene nella vita è mangiare. Ho questa incredibile fortuna: mangio tutto. Quando viaggio non vedo l’ora di scovare i ristorantini, o meglio, le bettolazze che mi suggerisce la mia fidata Routard. Va da sé che non mangio mai italiano, ma non per non rischiare di rimanere delusa; semplicemente perché mangiare italiano in un’altra nazione non è per me cosa sensata. Qui a Mosca si trova di tutto a prezzi decisamente contenuti. Comunque, più cose ti piace mangiare, meno rischi di sentire la mancanza del cibo patrio. A me successe solo in Austria durante lo scambio culturale al liceo…ma solo perché a pranzo mi rifilavano una roba simile al panettone bagnato, con dello zucchero a velo sopra. Ho ovviato al problema mangiando torta Sacher per una settimana;
- Per tutto il giorno mi ha attanagliata una domanda: care sorelle Russe, che problema avete con la cellulite? Perché la rifiutate? Mc Donald’s è arrivato troppo tardi? Vostra madre non vi fa gli arancini o la polenta concia durante lo svezzamento? La nonna non vi frigge l’erba salvia nel burro? Ossobuchi? Supplì? Cuoppo con i calamari? Non prendete la pillola anticoncezionale? Niet? Ormai i confini sono aperti…che dite, ce la dividiamo?
- Fabio Grosso, parte II.
Pare che io abbia l’innata capacità di attirare a me i tedeschi babbazzi. Oggi, seduto di fianco al mio tavolino c’era questo gruppetto di signori di mezza età. Parla tu che parlo io, scatta la fatidica domanda:
GSME (gruppetto signori mezza età): Where are your from?
V: I’m from Italy!
GSME: Oooh, Italy! What a beautiful country! Parole a caso: Colosseo, Roma, Expo two years ago, honeymoon, food, pizza, coffee, Venezia, Firenzi, Veroni…
V: …
GSME: Is it true Italian are lazy people?
V: ‘Sta gran cippa di minchia.
GSME: Zta Kran Ceepa ti minkia? What it means?
V: It means Fabio Grosso. Do your remember him?
Facce scure, io che mi alzo trionfante.
Se vi capitano tedeschi cretini, usate Fabio senza paura. Funziona.
(Questa storia degli Italiani lazy people mi successe già in passato, ancora una volta in Austria. Come faccia a farmi così incazzare dopo 15 anni rimane un mistero); - Mosca di sera è meravigliosa. Avrei voluto vedere mille altre cose ma troverò di sicuro un altro momento buono per ritornarci;
- La fermata della metro del mio ostello ha deciso di onorare la mia carriera accademica con un finissimo esempio di arte eclettica con colonne e capitelli corinzi sormontati da due spaventosi bambini che suppongo siano Romolo e Remo. BELLO;
- Domani prenderò il mio primo treno e andrò in Siberia;
- Vorrei poter scrivere bene di quanto io sia felice.
- Il selfie nei cessi è diventato una missione.
Il panettone bagnato si chiama Germknodel ed è una prelibatezza: dagli una seconda chance.
Le russe pure qui sfoderano gambe chilometriche e culi sfacciatamente alti. Immagino cosacchi dilagare in Italia esausti e tirare sospiri di sollievo nel vedere infine un po’ di ciccia